Saturday, January 7, 2023

D come il mio DIARIO dell'anticorpo monoclonale Emgality ️

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I triptani a lunga emivita vengono abitualmente utilizzati laddove l’attacco sia prevedibile, come nell’emicrania mestruale e del fine settimana, e vengono assunti abitualmente dalla sera prima del giorno in cui l’attacco è atteso, o almeno 3 ore prima. I triptani a breve emivita si possono assumere 1 cp, ripetibile la stessa dopo 1 ora se la prima era inefficace; tale “pacchetto terapeutico” è utilizzabile fino a 3 volte nelle 4 ore a distanza minima tra uno e l’altro di almeno 6 ore. Il triptano a lunga emivita si può assumere ogni 12 ore fino a coprire il periodo che interessa; ad esempio 3-4 giorni per l’emicrania mestruale, 2-3 giorni per la cefalea da week-end. La maggior parte delle persone che prendono farmaci beta-bloccanti non ha, in genere, effetti indesiderati ; in certi casi, possono verificarsi lievi disturbi che si attenuano con la prosecuzione della cura.

I farmaci ergotaminici VIRDEX e CAFERGOT e un derivato dell’ergotamina, la diidroergotamina , sono anche usati nell’emicrania, ma bisogna stare attenti a non esagerare, perché l’abuso può dare problemi vascolari. I farmaci comunemente usati per la profilassi dell’emicrania sono farmaci in commercio e in uso per altre malattie, e che hanno dimostrato anche di saper prevenire gli attacchi di emicrania. Alcuni sono “storici”, come ad esempio l’amitriptilina, la flunarizina e Inderal, altri sono relativamente nuovi, come i farmaci inibitori del reuptake della serotonina e gli antipepilettici. Nuovissimo è l’impiego di ACE inibitori e sartani, entrambi farmaci antiipertensivi, i sartani usati a bassa dose anche nei normotesi.

Ciao Maria Silvana, gli anticorpi possono portare qualche disturbo a livello intestinale . Al momento, non si hanno dati sufficienti per capire se il farmaco è in grado di modificare il comportamento dell’emicrania sul lungo periodo e se si possa sperare in un trattamento maggiormente dilazionato nel tempo senza che la sospensione porti a un peggioramento degli attacchi. I farmaci beta-bloccanti sono sostanze che bloccano i recettori beta-adrenergici, ampiamente diffusi in vari organi del nostro corpo. Essi sono adoperati nel trattamento di molte patologie cardiovascolari e non solo.

Studi condotti su animali e nell’uomo hanno mostrato che gli ormoni dello stress attivano recettori adrenergici posti al livello dell’amigdala basolaterale, essenziale per la determinazione della memoria associata a un’esperienza paurosa. Questo ricordo viene periodicamente attivato e riconsolidato e il p. sembra impedire questo riconsolidamento. L’eccessivo rilascio di noradrenalina a livello centrale può mediare alcuni sintomi dell’ansia ; il p. riduce tali sintomi. Negli stati ansiosi da prestazione il suo utilizzo, prima dell’esposizione a un evento stressogeno, innesca un meccanismo virtuoso per cui il paziente, non avvertendo più il disagio dovuto ai sintomi somatici, acquista maggiore sicurezza.

La posologia giornaliera indicata è riferita ad un adulto e deve essere suddivisa nell'arco della giornata. Gli antipsicotici sono psicofarmaci impiegati nel trattamento delle diverse forme di psicosi, come, ad esempio, la schizofrenia, i disturbi schizofreniformi, i disturbi deliranti o i disturbi psicotici indotti da sostanze. La maggior parte dei farmaci antipsicotici agisce diminuendo la trasmissione dopaminergica e aumentando quella serotoninergica. Infatti, si ritiene che i disturbi psicotici possano essere causati da un eccessivo segnale della dopamina, cui può associarsi un deficit di serotonina. Generalmente, gli antipsicotici hanno un effetto calmante e antiallucinatorio, e stabilizzano l'umore nei pazienti affetti da psicosi. La paura e l’ansia sono le nostre peggiori nemiche e so bene che non è per nulla semplice tenerle a bada, a volte sono più insidiose dell’emicrania stessa.

Non è quindi raccomandato l'allattamento durante la somministrazione di questi farmaci. Tra i pazienti che assumono topiramato, 1 su 4 sospende il trattamento per la comparsa di effetti indesiderati5. I più frequenti sono parestesia (50% dei pazienti alla dose di 100 mg/die), imputabile alla inibizione dell'anidrasi carbonica (migliorabile con l'assunzione di supplementi di potassio, es. 48 mEq/die) e calo di peso 10% (25%)10. Altri eventi avversi osservati negli studi clinici sono stati astenia (15%), anoressia e nausea (14%), diarrea (11%), insonnia (7%), alterazioni dell'umore (6%), scarsa capacità di concentrazione e deficit mnemonici (6%)5. Raramente, il topiramato è stato associato con miopia acuta con glaucoma secondario ad angolo acuto11; i sintomi compaiono in genere durante il primo mese di trattamento. L'1,5% circa dei pazienti tende a sviluppare calcoli renali di ossalato di calcio.

Io sono in attesa di poter usufruire dell’anticorpo, ma qui in Sardegna con i tempi non siamo messi bene. Mi è stato dato appuntamento al centro cefalee ad aprile 2022😪😪. Nel frattempo l’unica alternativa che ho è iniziare la terapia col topiramato che mi è stata data dal mio neurologo, ma ho tanta paura degli effetti collaterali, per questo non l’ho ancora iniziata. Ma non ho scelta per il momento, a parte abuso di triptani e antidolorifici. Il 25 marzo farò la mia prima iniezione di Emgality presso il centro cefalee dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. A due mesi di distanza dal mio ricovero per disintossicazione dai triptani, spero possa rappresentare davvero una svolta nel mio percorso di terapia dell’emicrania.

Se il bambino vomita entro 30 minuti dall'assunzione di Propranololo, è necessario che assuma nuovamente la dose. Se, invece, sono trascorsi più di 30 minuti dalla somministrazione, può tranquillamente prendere la dose seguente all'orario prestabilito. Le esperienze sono personali e gli effetti di un farmaco possono variare da persona a persona. E' consigliabile quindi consultare sempre il proprio medico e/o farmacista per un consiglio adeguato. Le valutazioni su questa pagina sono contenuti generati dagli utenti, letti e revisionati prima dell'approvazione per soddisfare i nostri standard di valutazione dei farmaci.

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Agisce riducendo la frequenza cardiaca a riposo, la quantità di sangue pompata dal cuore nell'organismo, la pressione minima e quella massima e l'ipotensione ortostatica. «Questo studio» concludono gli autori «conferma che candesartan rappresenta una valida alternativa al propranololo nella prevenzione dell’emicrania. Con un profilo di sicurezza lievemente differente e un minore numero di controindicazioni, questo farmaco maneggevole può diventare utile nel trattamento di uno dei disturbi con maggiore prevalenza a livello mondiale». Gli eventi avversi che si manifestano con maggiore frequenza tra i 2 farmaci sono leggermente diversi. Per esempio con candesartan sono apparse più comuni le vertigini, mentre con il propranololo è risultato più frequente il dolore corporeo. Uno studio di non inferiorità, pubblicato su Cephalalgia, non soltanto conferma che candesartan 16 mg è efficace per la prevenzione dell’emicrania, ma che il suo effetto è simile a quello di propranololo 160 mg, il più utilizzato farmaco di confronto in questa indicazione.

Il mio medico di base che avrebbe potuto da subito prescrivere la cannabis si rifiutava dicendo che era una”droga” e senza la conferma di un neurologo sul reale beneficio non avrebbe potuto prescrivermi nulla. Conobbi tutti i proprietari e altri coltivatori diretti di canapa ma il desiderio di far parte di quel mondo purtroppo non si è mai avverato ed oggi continuo a lavorare come operatore socio sanitario. Per me non è stato semplice perché sono partita sola, con una scarsa disponibilità economica e con i mal di testa che senza ossigenoterapia non mi davano tregua.

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